Disastri a quattro ruote!

Data
22 maggio 2025
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Nel corso della storia dell’automobile, non tutte le ciambelle sono uscite col buco. Anzi, alcune sono state dei veri e propri “flop” che hanno fatto tremare le case automobilistiche.

Perché un’auto finisce nel dimenticatoio (o peggio)?
A volte, le case automobilistiche osano troppo, creando linee che non incontrano il favore del pubblico, altre passano più tempo in officina che su strada, l’incubo di ogni automobilista. Guasti frequenti e costosi possono segnare per sempre la reputazione di un modello.

Oggi vi portiamo in un viaggio nella storia del lato oscuro del mondo automotive, alla scoperta di quelle vetture che, per un motivo o per l’altro, non hanno avuto il successo sperato e si sono rivelate dei veri e propri disastri a quattro ruote!

  • Edsel (Ford, 1957-1960): Probabilmente l’esempio più iconico di flop automobilistico. Lanciata con un’enorme campagna pubblicitaria e grandi aspettative, l’Edsel si rivelò un fallimento. Il design era controverso (la griglia anteriore veniva spesso paragonata a una “toilette”), l’affidabilità scarsa e il prezzo non competitivo. Fu un vero e proprio bagno di sangue finanziario per Ford.
  • DeLorean DMC-12 (1981-1983): Resa celebre dal film “Ritorno al Futuro”, la DeLorean aveva un design affascinante con le sue portiere ad ala di gabbiano e la carrozzeria in acciaio inossidabile non verniciato. Tuttavia, le prestazioni erano deludenti per un’auto sportiva, l’affidabilità precaria e il prezzo elevato. La compagnia fallì poco dopo il lancio.
  • Trabant (Germania Est, 1957-1990): Un’auto iconica, ma non certo per le sue qualità. La “Trabbi” era realizzata con una carrozzeria in Duroplast (un tipo di plastica riciclata), aveva un motore a due tempi rumoroso e inquinante, e prestazioni molto modeste. Nonostante ciò, per molti abitanti della Germania Est rappresentava l’unica possibilità di avere un’auto propria, diventando quasi un simbolo della vita quotidiana. Con la caduta del Muro di Berlino, la sua popolarità crollò rapidamente.
  • Yugo (Zastava, anni ’80 e ’90): Importata negli Stati Uniti, la Yugo era commercializzata come l’auto nuova più economica sul mercato. Tuttavia, la qualità costruttiva era estremamente bassa, l’affidabilità pessima e le prestazioni anemiche. Ben presto divenne sinonimo di auto scadente e oggetto di numerose battute.
  • Pontiac Aztek (2001-2005): Il design controverso di questo crossover è spesso citato come uno dei principali motivi del suo insuccesso. Le proporzioni goffe e l’aspetto generale non incontrarono il favore del pubblico, nonostante alcune caratteristiche pratiche. Oggi è spesso ricordata come una delle auto più brutte della storia.

E oggi? Esistono ancora?
Fortunatamente, i processi di progettazione e produzione sono diventati molto più sofisticati. Tuttavia, anche oggi possiamo assistere a lanci meno fortunati, magari a causa di un’eccessiva fretta di immettere sul mercato nuove tecnologie non ancora mature.

Acquistare un’auto nuova richiede molta pazienza e attenzione per alcune realtà che non possono essere trascurate: alcuni modelli sono afflitti da problemi meccanici persistenti, che li rendono un incubo costate per i loro proprietari e possono segnare per sempre la reputazione di un modello.

È sempre bene affidarsi a professionisti del settore per un parere tecnico, i nostri Consulenti esperti vi aspettano nei nostri Showroom per Consulenza attendibile e in linea con le vostre esigenze.

E voi, avete mai avuto a che fare con un’auto che si è rivelata un disastro?

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